Dopo 2 anni e 4 mesi

 

Non ho nulla a che fare con questa vicenda. Io l’ho sempre saputo, ora lo sapete anche voi.

Dopo 2 anni e 4 mesi, finalmente un giudice ha analizzato i fatti e ha stabilito che “il fatto non sussiste”, la formula di assoluzione più ampia possibile, dopo che i PM stessi avevano ritirato un’altra accusa, talmente era assurda.

Oggi mi sento come uno che esce di ospedale dopo essere stato investito sulle strisce. Bene perché torno a camminare, ma mi rimangono tutti i costi, danni e sofferenza subiti.

 

All’udienza del 9 febbraio 2021 è stato stabilito che le accuse e ipotesi formulate contro Giacomo Martignon erano infondate. Una è stata cestinata dagli stessi PM, per l’altra il Giudice per le Indagini Preliminari ha detto che “il fatto non sussiste”. Non parliamo dell’esito di un lungo processo e furiosi dibattimenti: parliamo della primissima udienza dove si verifica se le accuse ipotizzate hanno un minimo di merito per essere portate a processo.

Non c’è nessuna novità e nessuna soddisfazione: avevo detto di essere estraneo dal primo giorno (ottobre 2018, quando non avevo nemmeno idea di cosa si parlasse), lo avevo ribadito un anno dopo quando per la prima volta ho visto il fascicolo farcito di errori ed assurdità, lo ho ripetuto quando – passati altri 12 mesi – il fascicolo è stato preso in mano per la prima volta per una verifica.

Riprendete le mie dichiarazioni pubblicate: tutte vere e confermate al 100%. Prendete le accuse pubblicate: rigettate su tutta la linea, alla prima verifica.

Problema che per 2 anni e 4 mesi queste accuse sono state pubblicate in 28 diversi articoli, senza possibilità per me di chiedere una verifica o ribattere fatti alla mano.

È finita? No, adesso comincia la parte interessante. Adesso capiremo se si è trattato di un errore o qualcosa di diverso. (Spoiler: la seconda delle due).

 
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Fa sorridere, dopo i titoloni su “Martignon” e l’eloquenza che si sono visti per due anni sulla vicenda, quanto sia asciutta e nascosta la notizia finale. La verità, che non si può più discutere, è molto meno interessante delle ipotesi, su cui si può ricamare a piacere.

 
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